offerta di lavoro

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Buon giorno, 

mi permetto di lasciare il mio contatto fin d’ora, nel caso avesse o conoscesse TSRM che non hanno ancora un lavoro fisso o che lavorano “solo” come libero professionista.

Nel nostro caso si tratterebbe di un posto di lavoro a tempo indeterminato per la clinica qui a Ortisei.

Grazie per la collaborazione

Gertraud Daverda

 

 

Gertraud Daverda

 

Assistentin der Geschäftsleitung

 

Assistente della direzione

 

Dolomiti sportclinic GmbH – Srl

 

I- 39046 St. Ulrich – Ortisei (Gröden-Val Gardena) - J.B. Purgerstraße 181 – via J.B. Purger

 

I- 39100 Bozen – Bolzano - Innsbruckerstraße 25 – via Innsbruck

 

MwSt + St.Nr. /P.IVA + C.F. 02691760215

 

T: 0039 0471 086 012

 

F: 0039 0471 086 001

 

I: AITRI XVI CONGRESSO - FIRENZE 21 MAGGIO 2016

Cari Soci, cari Colleghi, cari Amici,

si sta avvicinando l’importante appuntamento con il XVI Congresso Internazionale AITRI
Quest’anno alcune novità di rilievo:
– Per la prima volta una sessione interamente dedicata alla Neuroradiologia Interventistica, disciplina che riveste una importanza fondamentale in ambito interventistico e che auspichiamo possa catalizzare l’interesse dei colleghi che gravitano intorno a tale settore.
– A seguire, come già annunciato nella precedente newsletter, una sessione dedicata alla Radioprotezione, main topic del congresso, dove relatori italiani e stranieri metteranno a confronto le loro esperienze e dove verrà presentato il documento redatto dall’Istituto Superiore Sanità relativo all’Ottimizzazione della radioprotezione nelle procedure di radiologia interventistica
– A conclusione della giornata una sessione di presentazioni libere, miscellanea di esperienze e lavori di ricerca di colleghi provenienti da tutta Italia.

Sarà possibile ancora partecipare presentando poster e concorrere al II premio Danilo Teodi inviando l’abstract del proprio lavoro entro il 6 maggio 2016.

Vi aspettiamo numerosi a Firenze il 21 maggio 2016, presso l’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze !

Informazioni e iscrizioni

Il Direttore del corso
Simone Panci

 

Promozione FAD ECM - Eventi Residenziali

Spett.le Collegio,
SeCer Formazione srl, provider ECM id. 5019, propone una una nuova e vantaggiosa promozione per eventi RESIDENZIALI. In allegato trovate la sintesi della propsta. Per maggiori informazioni, contattateci al 0532 243524 o a
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Inoltre alleghiamo, con preghiera di diffusione verso i vostri iscritti, un Flayer per un evento in chiusura.

Nel ringraziarvi per la cortese attenzione,

cordiali saluti

SeCer Formazione srl

-- 
SeCer Formazione S.r.l.
Via Montebello 10, 44121 Ferrara
www.secerformazione.com
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Tel.0532 243524

 

11a Conferenza Nazionale GIMBE 2016

Roma, 25 marzo 2016

11a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno
Bologna, 4 marzo 2016

Il 4 marzo 2016 si è tenuta a Bologna XI edizione della Conferenza Nazionale GIMBE (Medicina basata sulle evidenze).

Al suo interno, per la prima volta, un momento di confronto tra i rappresentanti delle professioni sanitarie:

  • Roberta Chersevani (Medici)
  • Beatrice Mazzoleni (Infermieri)
  • Maria Vicario (Ostetriche)
  • Alessandro Beux (TSRM)
  • Antonio Bortone (CoNAPS)

La Fondazione GIMBE tende a mantenere un servizio sanitario pubblico, equo, universalistico e funzionale, anteponendo agli interessi delle singole professioni quelli del Sistema sanitario, senza sterili competizioni di categoria, per intraprendere una nuova strada di collaborazione e di integrazione inter-multi-disciplinare.
L’obiettivo è realizzabile:

  • promuovendo e realizzando attività di formazione e ricerca in ambito sanitario finalizzate al consolidamento della formazione continua dei professionisti sanitari integrato nella pratica clinica;
  • migliorando la metodologia, l’etica, l’integrità, la rilevanza clinica e il valore sociale della ricerca sanitaria;
  • favorendo l’applicazione delle evidenze scientifiche alle decisioni professionali, manageriali e di politica sanitaria;
  • migliorando la qualità dell’assistenza sanitaria in termini di sicurezza, efficienza, efficacia, appropriatezza, equità, coinvolgimento delle persone assistite.

Per il raggiungimento dell’obiettivo proposto è necessario rispondere ad alcuni quesiti comuni.

1) Perché in tutti i dibattici pubblici che mettono le professioni sanitarie "l’un contro l’altra armate" non si riesce mai a ripartire dalle evidenze che dimostrano il valore dell'integrazione multi-professionale? Quali proposte?

 Il Servizio sanitario moderno è composto da molte professioni diverse, per ruoli e competenze, e non può prescindere dalle normative statuali di esercizio professionale. In una cornice oramai allargata, qual è quella della medicina dei nostri tempi (nella quale tecniche, tecnologie, conoscenze hanno fatto passi da gigante), non può più essere produttivo per il sistema salute la concentrazione onnisciente della decisione e dell’agire; ciò non deve necessariamente configurarsi come limitazione o negazione dell’essenziale e imprescindibile funzione del medico.
Valorizzare le altre professioni sanitarie (infermieri, tecnici di radiologia, fisioterapisti, ostetriche, etc…) non dequalifica la sanità, ma pone al suo servizio competenze rinnovate e che sono indispensabili anche per il medico e il suo compito difficoltoso.
Se si vogliono davvero risolvere le criticità interprofessionali (ed esasperate dal comma 566, che più che modificato andrebbe applicato), bisogna dedicarsi e affidarsi al metodo: le professioni sanitarie, compresa quella medica, devono agire affiancate, senza l’anacronistica superiorità di una sulle altre, definendo, insieme al decisore, le modalità di erogazione e di realizzazione delle prestazioni attraverso le quali il sistema intende rispondere ai mutati e nuovi bisogni del sistema stesso. É tempo di leadership funzionale e non di ruolo a prescindere, lontana da impostazioni corporative che si basano solo sull’appartenenza ad un gruppo professionale e che antepongono gli interessi di categoria a quelli socio-sanitari delle persone assistite.

2) L’estrema frammentazione professionale oggi presente in Italia, può essere ridotta? Come essere propositivi in tal senso?

Il tema ha una duplice impostazione, professionale e istituzionale.

Sul fronte professionale, esiste un filo comune a tutte le professioni sanitarie: l’assistito ha diritto ad essere curato con scienza, coscienza e conoscenza; ciò che unisce deve avere la priorità su quello che potrebbe dividere; i temi di interesse generale devono prevalere sui temi corporativi, coagulando, a prescindere dalle differenze professionali.

Sul fronte istituzionale, rilevante è la rivisitazione del concetto di Ordini e Collegi professionali. Servono Istituzioni moderne, solide, efficienti ed efficaci. La società, i suoi bisogni socio-sanitari, le norme, gli interlocutori istituzionali e scientifici, l’evoluzione tecnologica, gli impegni di rappresentanza, nonché le esigenze degli iscritti, sempre più diversificate e complesse, ci impongono un cambio di passo, per la realizzazione del quale tutti si devono mettere in discussione, in modo sereno, obiettivo, responsabile, lungimirante, senza timori e pregiudizi, anche in vista della probabile trasformazione in Ordini (più forti ci si farà trovare, meglio si riuscirà a reggere l’urto del cambiamento).
Per i Tecnici di Radiologia l’obiettivo da raggiungere è quello di costituire Collegi regionali che consentano ai loro rappresentanti di professionalizzare la loro attività istituzionale, con articolazioni di rappresentanza territoriale che non lascino scoperta alcuna zona del Paese. Nelle Regioni più grandi, in termini geografici e di popolazione, si potrà pensare a più di un Collegio, in quelle più piccole si potrà pensare a un accorpamento con quello di una Regione limitrofa.
Il Consiglio nazionale dovrà trovare un dimensionamento che si configuri come giusto equilibrio tra le legittime esigenze di rappresentanza territoriale e l’esigenza di garantire da una parte la sostenibilità economica e dall’altra l’efficacia dell'azione di controllo e supporto delle competenze dei professionisti iscritti, reggendo ed ammortizzando l’urto delle sempre maggiori e più complesse richieste gestionali, alcune con responsabilità anche penali.

3) L’attuale programmazione sanitaria è compatibile/coerente con i contratti di lavoro?

Le nuove piattaforme contrattuali dovranno essere pensate e definite per riconoscere le competenze che i singoli professionisti posseggono o, attraverso idonei percorsi formativi, acquisiranno. Al di sopra della soglia relativa ai diritti minimi da riconoscersi ad ogni singolo lavoratore, il contratto dovrà prevedere contesti e strumenti che consentano di riconoscere e valorizzare, non solo economicamente, le differenze qualitative dei singoli professionisti.

11a Conferenza Nazionale GIMBE

 Cordiali saluti.

 La Federazione nazionale Collegi professionali TSRM